Prima occasione: Libya Desert Challenge. Prima speciale, primi davanti a tutte le auto in gara. Protagonisti della foto eletta "Foto del rally 2008". Ha poca importanza se il secondo giorno di gara abbiamo piegato tre volte la barra di sterzo e perso molto tempo per aggiusarla ed arrivare al campo. Con il ritardo accumulato e non avendo altri camion in gara ci siamo dedicati alla messa a punto del camion invece che alla classifica. Modifiche e test sul percorso di gara. Ci siamo proprio divertiti!
La fregatura:: Chissà cosa avrebbe pensato Thierry Sabine quando gli attuali organizzatori ci hanno mandato tutti a casa? Magari qualcuno potrebbe anche credere che la decisione di cancellare la gara è stata presa tra le 10:40 di quando hanno interrotto le verifiche e le 12:00 della conferenza stampa che ufficializzato la cosa... Tutti a casa: ormai la strada la conosciamo, ci siamo fatti una vacanza a Lisbona. Un po' costosa, ma... valeva la pena di provarci.
Cercando un'officina MAN dove apoggiarci per le ultime cose da fare, il caso vuole che arriviamo in quella dove si trova tutto lo squadrone ufficiale MAN   Si mettono gli adesivi, si sistema il carico e ci si prepara per le verifiche.
Sveglia di buon ora per fate i test in fuoristrada che non avevamo avuto il tempo di fare prima, poi smontaggio e modifica degli ammortizzatori (comincia lo sviluppo che era previsto per novembre!!!) Partenza alla volta di Lisbona, che raggiungeremo a notte fonda durante un temporale terrificante. Che fosse un presagio?
31 dicembre, ore 12:35, fatto il pieno si parte da Bentivoglio (ovviamente senza avere visto il letto da due giorni). Per fortuna, una volta tanto, siamo in due con la patente C e ci daremo il cambio. Alle 23 siamo a Girona, 1100 Km, in tempo per festeggiare Capodanno con gli amici Spagnoli.
A fine novembre torno in Italia dopo un mese in Libia... il camion era esattamente come un mese prima, anzi alcuni lavori fatti nel frattempo erano stati sbagliati o fatti male e dovevamo perdere tempo per rifarli Dopo un primo momento di sconforto, abbiamo lavorato giorno e notte e siamo riusciti a finire il camion. La regola era: quello che si fa deve essere fatto bene, quello che non si fa in tempo a fare, lo faremo in seguito.
Fine ottobre, nei nostri progetti il camion doveva essere quasi finito, invece i lavori nell'officina del balestraio vengono effettuati con il contagocce. Siamo ancora a telaio nudo. Intanto, l'officina Fabbri costruisce, su mio disegno, il cassone che ai primi di novembre viene montato sul camion
Primi di settembre, abbiamo già allungato il telaio, portiamo il camion in un officina specializzata e con attrezzature adeguate per smontare le sospensioni pneumatiche e  montare le balestre e serbatoi nuovi. Montare le balestre tenere e con molta escursione impone il montaggio di un tirante tra telaio ed assale. Qualcuno diceva che come lo avevo disegnato non poteva funzionare... funziona perfettamente. 

Primi di luglio, stiamo costruendo il rollbar. Purtroppo non ci possiamo lavorare a tempo pieno, le nostre normali attività vanno portate avanti, anche se a ritmo ridotto. Prima delle ferie sarà finito.

Mamma che fatica, salire e scendere dal camion una infinità di volte per piegare, provare, tagliare, provare, raddrizzare, provare, rifilare, provare, saldare, provare, smerigliare, provare...

Quanto pesa quella m... di tubo!

Primi di luglio, sono pronte le teste degli ammortizzatori. Magari a qualcuno possono sembrare semplici e ad altri complicati. Per la cronaca, dopo i soliti giorni se non settimane di ragionamenti e cambi di idea, sono stati disegnati a quattro mani e due teste. La cosa, invece che dimezzare, ha raddoppiato il tempo a causa delle idee che escono in corso d'opera, circa 3 ore, ma il risultato è proprio quello che speravamo. Un paio d'ore per scrivere il programma, montare i vari utensili sul tornio a controllo numerico ed un quarto d'ora circa di lavorazione vera e propria ogni pezzo. Dove non era importante, abbiamo tenuto tre centesimi di tolleranza, la sede della guida è entro un centesimo. Beh, ne siamo comunque orgogliosi, ma se lo paragoniamo al pistone... è stato proprio una bazzecola!

Giugno, dopo un'infinità di disegni e prototipi, abbiamo deliberato il disegno definitivo dei pistoni degli ammortizzatori. Tre sere alla settimana, dalle 19 alle 23 e spesso anche più tardi, nell'officina meccanica di Davide Ansaloni alle prese con tornio a controllo numerico e centro di lavoro.

Scusate se la foto è molto piccola, ma un po' di privacy non guasta. 1 oretta per il disegno definitivo, ma erano settimane che si disegnava, si costruiva e si ridisegnava con qualche modifica. 3 ore per scrivere il programma del centro di lavoro, circa un ora di effettiva foratura e fresatura, cinque minuti per la tornitura finale.

Primi di maggio, si comincia: ore, anzi giorni, anzi settimane per decidere i materiali da utilizzare costruire gli ammortizzatori e farli arrivare.

Un esempio, le tenute: in genere se ne monta una da 30-40 bar, 130 gradi, 0,5 m/s.

Abbiamo esagerato: 2 da 400 bar, 200 gradi, 15 m/s, una delle due smontabile senza depressurizzare l'ammortizzatore!

 
 
 
PK/V PTFE-Bronzo
O-Ring FPM
+200
- 20
15 400

 

La SIXTEN (www.sixten.it) che da anni produce e commercializza tenute ad altissime prestazioni ha visto come stiamo lavorando ed è diventa nostro sponsor tecnico.

Comincia la nuova avventura, la Dakar in Camion. Ecco com'era il camion il 21 aprile 2007

Le ore di lavoro manuale che dedicheremo al camion non sono nemmeno una decima parte di quelle passate a studiare i regolamenti, non dobbiamo tralasciare nulla di ciò che ci potrebbe essere utile e ci viene permesso, ma dobbiamo stare molto attenti a quello che non lo è.

Italian Baja 2007, campionato Italiano Tout Terrain, Roberto Musi è ancora navigatore di Paolo Cau su Mitsubichi Pajero Evolution.

 

Italian Baja 2007. Come sempre, Luciano alla guida dell'Isuzu, ma stavolta navigato da Adriano Furlotti.

 

Italian Baja 2006. Guida Luciano Carcheri, navigo io, Roberto Musi. La macchina andava piano, qualche problemino elettronico, ma in una gara dove tanti hanno rotto stavamo per fare un gran bel risultato. Abbiamo sbagliato completamente un salto enorme, ma per fortuna il telaio era stato rinforzato alla perfezione e si è rotto un semiasse... a 30 Km dall'arrivo. Ma siamo arrivati in fondo!

 

2005... accidenti, non sono arrivati i soldi dallo sponsor. Avanti con le gare minori! Luciano e Stefano Marzotto al Campinato Italiano Rally Tout Terrain di Biella...

 

29-05-05 Abbiamo partecipato al Rally Orpi Maroc! La concorrenza era composta da tutti i migliori piloti e team internazionali. Quando siamo arrivati ad Agadir, alla partenza, sembrava di essere alla partenza della Dakar: per poco più di 40 macchine in gara c'era un centinaio di mezzi di assistenza. Noi eravamo soli con il nostro ISUZU carico di attrezzi e ricambi, senza nemmeno un veicolo in appoggio. La macchina si è comportata bene, ha evidenziato solo necessità di piccole modifiche, il pilota si è dimostrato ampiamente all'altezza e con una condotta di gara prudente siamo arrivati in fondo... e neanche ultimi! Altri 13 equipaggi (tutti con mega assistenze)... non ce l'anno fatta.

 

21-05-05 La macchina è pronta, ma non c'è tempo per provare, ne la macchina  ne il pilota. La carichiamo sul carrello e partiamo lo stesso per il Marocco dove correremo il Rally Orpi Maroc (coppa del mondo). Sappiamo benissimo che rischiamo di buttare via una gara, ma il nostro obbiettivo è la Dakar, non il Marocco, ed in questo modo faremo comunque  esperienza.

 

L'amico Luciano Carcheri (ci conosciamo dal Rally di Tunisia del lontano 92, mi propone di preparare una macchina e partecipare con lui alla prossima Dakar.

Non mi farei mai sfuggire una occasione così: mi trasferisco un mesetto a Diano Marina e partendo da una macchina di serie tiriamo fuori una macchina da corsa!

Baja del Cellina 2002 pilota Giorgio Zani, navigatore Roberto Musi

 
Italian Baja 2002, Coppa del Mondo Rally Raid, pilota Paolo Cau, navigatore Roberto Musi  
Rally di Tunisia 2001, per la quarta volta faccio assistenza.    

Baja del Cellina 2000 pilota Paolo Lelli, navigatore e preparatore delle sospensioni Roberto Musi

 

Italian Baja 2000, Coppa del Mondo Rally Raid, pilota Claudio Allegranzi, navigatore Roberto Musi. Correvamo con un mostro con telaio Nissan GR e motore Merceds 5.6 V8. Un grosso grazie a Sandra, che all'epoca era la mia fidanzata e navigatrice abituale di Claudio da oltre 10 anni che mi ha lasciato il posto ed a Claudio che mi ha dato fiducia prendendomi al suo fianco anche se inesperto. Qualche anno dopo ho comprato il suo mostro, volevo stravolgerlo completamente, ma poi sono stato costretto a tornare ad occuparmi dell'ufficio... e la macchina è in garage da anni, smontata.

Durante la preparazione della macchina per il Baja mi accorgo che l'angolo di un tirante della sospensione era sbagliato, lo faccio presente a Claudio che la fa sistemare: bastava allungare un supporto saldato al telaio. Mi accorgo anche, che questo supporto era già crepato: non ci vuole molto a capire che se si è crepato quando era corto, allungandolo lo si sforza di più. Lo faccio presente al "capo meccanico", che mi risponde: ho lavorato 20 anni all'Abarth, non si rompe! A metà del secondo giro di cinque si è rotto... per fortuna, in quel punto si andava piano.

Rally dei Faraoni 99, guido il mio nuovo camion 6x6 nell'importante compito di camion scopa del Rally  
Rally di Tunisia 97, per la terza volta faccio assistenza.  
Rally di Tunisia 92 e 93, faccio assistenza in questa importante gara del Mondiale Rally Raid e comincio a farmi conoscere ed apprezzare.

 

   
Prima, anni, anni e anni di moto. 4° classificato al Campionato Italiano Motorally Uisp nel lontano 1987 (se ben ricordo)